Il miele viene prodotto dalle api a partire dalle sostanze zuccherine che trovano in natura. Le api sono gli unici insetti che producono cibo per l’uomo. Le proprietà medicinali del miele sono conosciute fin dall’antichità più remota come si vede dalle pitture rupestri risalenti a 8000 anni fa. La parola miele deriva dall’ittita “melit” e le prime arnie costruite dall’uomo risalgono al VI millennio a.C. Nell’antico Egitto, esistevano già gruppi di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo insieme alle proprie arnie per seguire la fioritura delle varie piante. Grandi vasi contenenti miele venivano posizionati accanto alle mummie per accompagnare i defunti nel loro viaggio nell’aldilà. Ricette a base di miele erano utilizzate in ambito medico per curare i disturbi digestivi e produrre unguenti per piaghe e ferite. Il miele infatti ha proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie e favorisce la rigenerazione dei tessuti. Le prime leggi a tutela degli apicoltori e contro il furto di miele dalle arnie si trovano nel Codice di Hammurabi, una raccolta di leggi scritte stilata durante il regno del re babilonese Hammurrabi. Per Egizi, Greci, Cinesi, Indiani Ayurveda il miele è stato da sempre considerato come medicinale. Dagli antichi Greci era considerato come il “cibo degli dei”, Ippocrate e Pitagora lo raccomandavano come alimento per una lunga vita in salute. I Romani lo utilizzavano come dolcificante, conservante alimentare, base per salse agrodolci e per la produzione di idromele e di birra. Il miele ha avuto un ruolo centrale anche nell’alimentazione medievale ed era usato soprattutto come dolcificante e agente conservante. Il miele non ha scadenza, non degenera e non ammuffisce.
Ovviamente,parliamo del miele grezzo e non sottoposto a lavorazioni industriali che lo privano di molte delle sue utili sostanze nutritive, impoverendone la qualità e riducendo la sua efficacia. Le proprietà benefiche del miele sono moltissime e qui ne citerò solo alcune. La prima è quella di essere un ricostituente nelle convalescenze e un antibatterico, ottimo per la difesa nella prevenzione delle riniti e sinusiti. Rimedio naturale per tosse, mal di gola e raffreddore. Il miele ha un Indice Glicemico (IG) inferiore rispetto ad altri dolcificanti e può essere incluso nell’alimentazione dei diabetici. Diversi studi hanno infatti dimostrato che, il consumo costante (almeno12 settimane) di miele, ha un effetto più favorevole sulla glicemia a digiuno, sulla colesterolemia totale e LDL e sui trigliceridi.
Mangiare miele protegge inoltre dai disturbi dell’apparato digerente perché aiuta la flora batterica intestinale. Un cucchiaino di miele è sufficiente per sostenere la vita umana per 24 ore ed è ricco di antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi. Chi lo usa come dolcificante per le bevande non deve mai aggiungerlo quando queste sono bollenti, ma solo e sempre quando sono bevibili, perché una temperatura troppo alta sottrae al miele gran parte delle sue proprietà.
Come riconoscere un miele genuino?
1) Impregnare la testa di un fiammifero o un dischetto di cotone nel miele e poi provare a dargli fuoco: se si incendia il miele è buono perché non contiene acqua. 2) Strofinare un po’ di miele tra pollice e indice. Se si incolla contiene zucchero o altri dolcificanti, i mieli naturali non sono appiccicosi.
3) Mettere un cucchiaino di miele su un fazzoletto di carta: il miele genuino avrà bisogno di un po' di tempo per penetrare attraverso la carta, in caso contrario contiene acqua.
Le api domestiche e selvatiche sono degli impollinatori. L'attività di impollinazione delle api garantisce infatti la riproduzione di diverse piante selvatiche e la nascita di varie colture, regolando così i differenti ecosistemi. Esse sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.